Il 2020 è stato un anno difficile, più passava il tempo e più era chiaro che quest’anno non potevo pianificare alcuna “impresa” ciclistica. Inoltre, il pessimo
allenamento primaverile non mi permetteva di ambire a qualche sortita. Quindi? Pazienza quest’anno è così e per fortuna non ci sono stati altri tipi di “problemi”.
Poi in estate la situazione migliora, gli allenamenti si fanno assidui sulle mie montagne biellesi e la forma cresce sempre più. A fine estate accade un insieme di coincidenze che mi portano a realizzare un sogno... una finestra di 3 giorni insieme con mio figlio Davide (24 anni). Che fare? Un’impresa ciclistica, potremmo andare a Monaco di Baviera in bici! Non tanto per Monaco ma più che altro il fascino è attraversare le Alpi e vedere l’effetto che fa! Però… come? Tempo e soldi ... pochi. Scopro che da Monaco parte un Flixbus la sera con il portabici e arriva a Milano la mattina. Pronti e via, Davide però non è assolutamente allenato, penso allora di andare in treno fino a Chiavenna e partir di lì.
Giorno 1 - A Chiavenna arriviamo con un po’ di sana adrenalina e di domande (ce la faremo? Abbiamo dietro abbastanza equipaggiamento?) Davide ha una borsa da 5l sottosella e io ho una zaino tecnico che si rivelerà ottimo. Abbiamo un cambio, giacche antipioggia e il pranzo. Laveremo la sera la nostra “divisa” del Genova. Per fortuna è previsto soleggiato per tutti i tre giorni.
Il passo del Maloja è molto bello perché inizia lentamente e diventa sempre più pendente con dei bellissimi paesaggi. Il tratto finale fa un po’ impressione ma le pendenze sono gestibili. Strada “Svizzera” ottima. Arrivati in cima Davide è stremato ma adesso è tutta discesa fino a San Moritz, bellissimo.
Soggiorniamo in un bellissimo Ostello a prezzi umani, ci sgranchiamo le gambe, cena, doccia e nanna!
Giorno 2 - La tappa è lunga ma non siamo preoccupati perché sarà una lunga discesa che costeggia l’Inn e tutta la valle. La strada ciclabile purtroppo non è ben segnata e spesso è sterrata e si perde nei boschi, da però il senso del viaggio che predomina sulla “prestazione”, bellissimo. Nella nostra discesa vediamo come la valle cambia, il corso dell’Inn si fa tortuoso per poi placarsi quando la valle si allarga. Non mi era mai capitato di costeggiare un fiume dalla sorgente, è un qualcosa di magico.
L’entrata in Austria ha marcato la sensazione di distanza ed Europa, bello. Inoltre, devo ammettere che in Austria le ciclabili sono tenute in modo veramente egregio, abbiamo da imparare. Nella discesa incrociamo la strada che scende dal passo Resia, è impressionante come è scavata nella roccia, un giorno sarà da fare. A dire il vero mi fa strano pensare che sono a nord dell’Alto Adige, strana la geografia. Dormiamo in uno strepitoso Ostello non troppo distante da Innsbruck. Incredibile, chiamiamo, ci dicono dove sono le chiavi per entrare. Per pagare? Ci farete un bonifico quando potrete (!) Wow
Giorno 3 - Purtroppo non avevo studiato bene il percorso e ho la sensazione che abbiamo fatto strada e dislivello in più… pazienza, passiamo da Seefeld in Tirolo e poi costeggiamo il bellissimo Walchensee. Piano piano arriviamo a Munchen. In tempo per una lavata (al parco inglese ci si può tuffare nell’Eisbach) una bevuta + stinco al Biergarten e poi di corsa a prendere il Flixbus per Milano!